Le riforme borboniche furono una legislazione economica e politica introdotta dalla Corona Spagnola tramite le opere di vari re del casato dei Borboni, nel corso del XVIII secolo.

Durante il regno di Carlo III ( 1734-1759) e di suo figlio Ferdinando IV (1759-1806), anche la monarchia borbonica, emulando quelle europee ed italiane, intraprese a conformarsi alle nuove trasformazioni, inserendosi nella evoluta cerchia dei monarcati assoluti illuminati.

Padre e figlio, avvalendosi delle straordinarie capacità del Primo Ministro Bernardo Tanucci e Ministro delle Finanze Giuseppe Zurlo, quest'ultimo operò in seguito anche con i napoleonidi, cominciarono le opere di modernizzazione sociali ed economiche nel regno di Napoli.

 

1734-1759: IL REGNO DI CARLO I DI BORBONE E L’AVVIO DELLE RIFORME

1734: Carlo di Borbone si insedia a Napoli cacciando gli austriaci

1734: Il toscano Bernardo Tanucci (1698-1783) è nominato Segretario di giustizia; primo Segretario di Stato è lo spagnolo duca di Montealegre

1735: Abolizione del Consiglio Collaterale sostituito dal Consiglio di Stato presieduto dal re

1739: Si avviano i lavori per la preparazione del nuovo Codice carolino

1740: Avvio dei lavori per il nuovo Catasto generale del Regno

1746: Montealegre è sostituito dal parmense marchese Giovanni Fogliani

1749: Istituzione della Giunta per le ricompre per il riscatto delle terre sottratte alla Chiesa

1752: Istituzione della Giunta per il catasto

1753-1754: redazione del «catasto onciario»; introduzione nelle province di Commissari sul modello degli Intendenti francesi

1754: Tanucci è nominato Segretario di Stato agli esteri e alla Casa Reale

1754: Istituzione della cattedra universitaria di Economia politica affidata ad Antonio Genovesi

1755: Bernardo Tanuccci è nominato primo Segretario di Stato; dopo aver governato per 21 anni, resterà al potere per altri 21 anni, fino al 1776, per un totale di 42 anni di presenza ai vetrici dello Stato

 

1759-1776: IL GOVERNO DI BERNARDO TANUCCI E IL REGNO DI FERDINANDO IV

1759: Carlo di Borbone lascia Napoli per assumere il trono di Spagna, gli succede sul trono di Napoli il figlio Ferdinando IV, bambino, sotto la tutela di Bernardo Tanucci, che accumula le cariche di primo Segretario di Stato, Segretario agli esteri e Segretario di giustizia

1759-69: Bernardo Tanucci avvia ed intrattiene un fitto carteggio con l’economista Ferdinando Galiani (segretario di Legazione a Parigi), ispiratore delle politiche di riforma

1760: Istituzione della Giunta per il sollievo delle università (=province)

1763-64: Carestia ed epidemia di colera; per risolvere la crisi, Bernardo Tanucci impone un prelievo forzoso in tutte le province, tassando anche i beni ecclesiastici

1765: Riforma dell’amministrazione di Napoli

1767: Cacciata dei Gesuiti dal Regno di Napoli

1767: Fine della Reggenza di Bernardo Tanucci: Ferdinando IV assume il potere

1768-76: Avvio della «grande riforma»: redistribuzione delle terre dei gesuiti a coltivatori indipendenti; istituzione di scuole ed ospedali nei palazzi dei gesuiti; abolizione delle carceri conventuali; abolizione delle manomorte

1770: L’illuminista Ferdinando Galiani ritorna da Parigi ed entra nel Supremo Magistrato di Commercio

1774: Riforma giudiziaria: obbligo della motivazione delle sentenze

1775: Decreto contro la massoneria

 

1776-1786: DALLA CACCIATA DI TANUCCI AI TERREMOTI DI MESSINA E REGGIO CALABRIA

1776: (25 ottobre) Licenziamento di Bernardo Tanucci imposto dalla regina Maria Carolina d’Asburgo; nuovo Segretario di Stato è il marchese Giuseppe Beccadelli della Sambuca

1776-1783: Allontanato dal potere di Bernardo Tanucci, prosegue un fitto carteggio con Carlo III di Borbone, re di Spagna, denunciando gli abusi del figlio e della nuora

Secondo alcuni storici la vera «età aurea» del riformismo borbonico inizia solo ora, con la fine della «dittatura» amministrativa di Tanucci e con l’ingresso nel governo di uomini di formazione europea (come il principe Domenico Caracciolo); in questo decennio entrano nell’amministrazione uomini nuovi, giovani, fedeli alla corona e spesso privi del «cursus honorum» tradizionale

1777: Ferdinando Galiani nella Giunta degli allodiali

1779: istituzione della Reale Accademia di scienze e belle lettere

1779: L’ammiraglio scozzese John Acton (comandante della marina del Granduca di Toscana) viene chiamato da Livorno per assumere la carica di Segretario di Stato per la guerra e la marina; inizia una nuova politica navale dinamica ed autonoma, in forte competizione con Inghilterra e Russia

1779-86: Cambia la politica estera napoletana: non più legata alla Spagna, ma neutrale e con simpatie austriache; si firmano nuovi trattati con Russia, Stati Uniti e Porta Ottomana

1780-86: L’ex ambasciatore a Londra e a Parigi Domenico Caracciolo (di orientamento illuminista) è nominato Viceré di Sicilia; tenta di colpire i baroni ed avviare le riforme, ma suscita forti reazioni

 

1782-1793: DOMENICO CARACCIOLO E L’ULTIMA STAGIONE DELLE RIFORME

1782: Soppressione dell’Inquisizione in Sicilia; riduzione degli abusi signorili contro le comunità; riforma tributaria; emancipazione dei contadini servi e concessione in affitto delle terre comuni; avvio del Catasto siciliano (fallito)

1782: Acton è nominato anche Segretario di Azienda e commercio

1783: (5 febbraio) Un disastroso terremoto distrugge Messina e Reggio Calabria; la catastrofe diviene una grande occasione per un radicale intervento dello Stato sulle condizioni delle province

1784: Istituzione della Cassa Sacra per la ricostruzione della Calabria: la Casa incamera e ridistribuisce i beni ecclesiastici favorendo la costituzione di una piccola proprietà contadina indipendente;

1784: Riorganizzazione del Consiglio delle finanze per creare un consenso alla politica riformatrice del governo. Ne fanno parte tutti i migliori intellettuali illuministi.

1786: Domenico Caracciolo è nominato primo Segretario di Stato; ricerca la collaborazione degli intellettuali e riorganizza il Consiglio delle finanze

1786-88: Riforme militari promosse da Acton: sono istituite le milizie provinciali ed è riorganizzato il Collegio della Nunziatella (Accademia Navale)

1786: Riforma dell’università di Napoli; riforma del sistema postale

1787: Abolizione del diritto di asilo ecclesiastico; liberalizzazione del commercio della seta; incentivi all’industria

1788: Abolizione definitiva dell’«omaggio delle chinea» al Papa

1789: Domenico Caracciolo muore improvvisamente ed è sostituito da John Acton nella carica di primo Segretario di Stato