Carlo III di Napoli, noto anche come Carlo di Durazzo e Carlo II d'Ungheria (Corigliano Calabro, 1345 – Visegrád, 24 febbraio 1386), fu Re di Napoli e detentore del titolo di Re di Gerusalemme (1382 - 1386), Re d'Ungheria col nome di Carlo II detto il Breve (1385 - 1386) e Principe d'Acaia (1383 - 1386). Figlio di Luigi, terzo duca di Durazzo, e di Margherita Sanseverino, bisnipote di Carlo II di Napoli, fu cugino di secondo grado della regina Giovanna I. Nel 1369 Carlo sposò Margherita di Durazzo, sua cugina diretta e figlia di Maria, sorella minore di Giovanna.

Nel 1381 gli effetti dello Scisma d'occidente si ripercossero anche sulle vicende del regno napoletano. Giovanna prese le parti dell'antipapa francese Clemente VII e revocando i diritti precedentemente riconosciuti a Carlo adottò come figlio ed erede Luigi I d'Angiò, fratello di Carlo V di Francia, mentre Carlo di Durazzo si poneva a sostegno del pontefice romano Urbano VI. Il conflitto che ne derivò spinse Urbano a dichiarare Giovanna decaduta (1381) e ad assegnare il Regno a Carlo. Mentre Carlo avanzava verso Napoli con un esercito di soldati ungheresi, Luigi d'Angiò fu costretto a rimanere in Francia per la morte improvvisa del fratello, che lo lasciava reggente del minorenne Carlo VI. All'avvicinarsi delle truppe del pretendente, Giovanna schierò una debole difesa ponendo a capo delle milizie stanziate ad Aversa il quarto marito Ottone di Brunswick. Carlo, intrapresa un'altra via per entrare nel Regno, si portò sotto le mura di Napoli e il 16 luglio 1381 entrò nella capitale, sconfiggendo Ottone. Giovanna, asserragliata in Castel dell'Ovo, fu assediata per un mese prima di cadere nelle mani del nemico. Con la presa del trono di Napoli e la caduta della regina, Carlo vendicò la morte del principe Andrea, fratello del re d'Ungheria Luigi I il Grande e primo marito di Giovanna, assassinato nel 1345 da una congiura di Palazzo della quale fu accusata la stessa sovrana. Così, nel 1382, Carlo cinse la corona di Napoli assumendo il nome di Carlo III.

La conquista del Regno non era ancora definitivamente conclusa. Ad Avignone, Clemente VII incoronò Luigi d'Angiò re di Napoli e lo inviò a destituire Carlo e a impadronirsi del trono. L'erede adottivo di Giovanna, preso possesso delle contee di Provenza e Forcalquier, marciò verso Napoli per reclamare con le armi i suoi diritti. Carlo decise che era giunto il momento di sgombrare il campo da qualsiasi rivendicazione ed affermare una volta per tutte il suo completo dominio sul Regno di Napoli. Il 12 maggio 1382 i sicari del re assassinarono Giovanna I nel castello di Muro Lucano, dove era stata relegata all'indomani della conquista del trono da parte del Durazzesco. L'anno seguente, ereditò il titolo di Principe d'Acaia da Giacomo Del Balzo. Luigi d'Angiò invase il Regno nel corso del 1384, ma giunto in Puglia, morì improvvisamente senza portare a termine l'impresa. Carlo di Durazzo fu allora sovrano assoluto di Napoli. Ma di colpo anche il potente alleato di Carlo gli si rivoltò contro. Papa Urbano VI, scontento per non aver ricevuto i compensi stabiliti per il proprio appoggio alla causa del Durazzesco, entrò nel Regno a reclamare quanto pattuito. Stabilitosi al castello del Parco di Nocera, uno dei feudi oggetto della trattativa, Urbano pretese la sottomissione del re alla sua autorità e, sventata una congiura ai suoi danni, scomunicò Carlo. Le truppe del re assediarono il castello di Nocera per mesi, ma il papa riuscì a liberarsi dalla morsa del nemico e a fuggire a Genova via mare.

Nel settembre del 1382 morì Luigi I d'Ungheria, che lasciava il trono alla figlia Maria. Appena risolta la controversia col papa, Carlo si precipitò a Buda per rivendicare il trono in quanto unico erede maschio del ramo principale degli Angioini. Nel dicembre del 1385, col favore di una buona parte del popolo e della nobiltà, spodestò la regina Maria ed assunse la corona d'Ungheria col nome di Carlo II. Ma la vedova di Luigi, Elisabetta, decisa a liberarsi dell'usurpatore, ordì un complotto contro di lui e lo fece assalire da un gruppo di sicari agli inizi del 1386. Rinchiuso nella prigione di Visegrád, Carlo morì avvelenato il 24 febbraio 1386. Il suo corpo fu tumulato nella città di Belgrado. Entrambi i figli, prima Ladislao I, poi Giovanna II, gli successero sul trono di Napoli, ultimi sovrani della Casa d'Angiò.